Ci siamo arrivati finalmente (in realtà da un bel po'), abbiamo il nostro
notiziario personalizzato, tutto per noi.
Mi lasciano perplesso, però, la
ripetitività e la provincialità che io riscontro nel mio.
Lo ammetto, è colpa
mia. Qualche settimana fa, un po' per capriccio un po' per noia, ho cercato
informazioni sugli antichi alieni e ho indugiato incautamente sul sito di un
cantante di grido. Così, da allora, vengo tempestato da notizie roboanti su
straordinarie scoperte di archoeoastronomia e dettagliate avventure del cantante
di cui sopra.
Sul mio tablet, infatti, si autoconfeziona quotidianamente un
rotocalco che aggrega queste pseudo-news, pescandole chissà dove, col maldestro
sottinteso che soddisfino appieno i miei interessi e con l'implicita
supposizione che, dal primo mattino, io non veda l'ora di leggerle con avidità.
Io naturalmente ignoro tutto e col gesto consueto dell'indice scivolo
rapidamente oltre. Però questo bombardamento continuo, devo dirlo, mi irrita
parecchio. Perché ho come la sensazione che qualcuno, fosse anche un'
intelligenza artificiale (entità con la quale peraltro tenderei a simpatizzare),
autoproclamandosi mio nube tutelare, abbia deciso cosa io voglia o debba sapere,
dove cominci la mia curiosità e dove si esaurisca la mia sete di conoscenza. Con
l'aggravante e sfacciato tentativo di rivestire di dignità di notizia anche i
pettegolezzi più miseri e le corbellerie più insignificanti.
Ma, superato questo
istintivo fastidio, poi la cosa più che altro mi fa sorridere. Perché questo
notiziario su misura, che mi racconta che le Piramidi erano astronavi e mi
aggiorna sulle nuove fidanzate del "mio" cantante preferito, mi ricorda
moltissimo quei giornalini che facevo da bambino e vendevo per 15 lire ai miei
parenti. Dentro potevate trovare un interessante resoconto dell'ultima puntata
di Rischiatutto o un servizio completo su Pallina e la sua ultima cucciolata. Ma
la prima pagina quasi sempre era dedicata all'anziana vicina, affezionata
abbonata sostenitrice; là, a caratteri cubitali, si informava e si rassicurava
il mondo intero che "Signora Luisa è caduta, ma non si è fatta niente".
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